
Biblioteca e Fondo Antico
Gli spazi dell'accademia
La Biblioteca
Costituita da opere a stampa acquisite fin dalla sua fondazione tra cui spiccano, per importanza, i Rendiconti, le Memorie e gli Annali rappresenta uno dei più antichi e importanti patrimoni librari nazionali che trattano i differenti aspetti dell’agricoltura per un complesso di circa 15.000 volumi, tra cui oltre 500 libri antichi, pubblicati fino al 1830, e più di 300 periodici antichi e moderni.



Al suo interno il Fondo antico è formato da 6 Cinquecentine, di cui 1 costituita da tre volumi, e 477 libri antichi e articoli in più tomi, tra cui spiccano autori di rilievo come Ulisse Aldrovandi, Pier Crescenzi, Filippo Re e Louis Pasteur.
Oggi la biblioteca è collegata al Portale delle Biblioteche dell’Università di Bologna e al Servizio Bibliotecario Nazionale.
L’intero patrimonio librario è conservato in strutture idonee tradizionali e compattabili che tutelano adeguatamente i volumi rendendoli fruibili al pubblico.

Servizi della Biblioteca
Per conoscere i volumi presenti all'interno della biblioteca si prega di collegarsi al "Catalogo del polo bolognese" all'indirizzo https://sol.unibo.it/SebinaOpac/.do
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 9 alle 16. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 051-268809.
Gli spazi dell'accademia
Il Fondo Antico
Nella definizione biblioteconomica sono considerati antichi tutti i libri editi fino al 1830. Questo limite è determinato da ragioni bibliologiche. Si tratta, naturalmente, di un discrimine convenzionale determinato da ragioni materiali come la qualità della carta, realizzata ancora a mano, la predominanza della stampa con caratteri mobili di natura artigianale.



Si tratta di procedimenti meccanici di tipo pre-industriale soppiantati nel corso del XIX e poi del XX secolo dalla stampa di tipo industriale. A queste ragioni si associa anche la diversa localizzazione dei dati di catalogazione all’interno del libro. Vengono pertanto considerati libri antichi gli incunaboli, le cinquecentine e tutte le opere stampate dall’inizio del XVII secolo fino alla fine del primo trentennio del secolo XIX.
Il Fondo antico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura è formato da 6 Cinquecentine, di cui 1 costituita di tre volumi, e 477 libri antichi, diversi dei quali sono costituiti di più tomi. Il complesso si è venuto formando progressivamente nel corso degli oltre duecento anni di vita dell’Accademia grazie a donazioni e ad acquisti sul mercato antiquario.
I temi trattati da tali antiche stampe riguardano l’agricoltura e la zootecnia, ma si posso recuperare nuclei specifici di volumi dedicati alla regimentazione delle acque nel bacino padano e alle questioni connesse alla bonifica.
Vi è poi una fascio di stampe che verte su vecchie e nuove colture alimentari e industriali, sull’enologia, sull’estrazione della coltura dello zucchero, sulla produzione di sostanze coloranti, sugli allevamenti, sulla fitopatologia. Notevole il corpus formato dalle pubblicazioni di Filippo Re e di altri illustri accademici naturalmente depositatosi sui palchi della lignea libreria dell’Accademia.
Questo importante giacimento librario è stato studiato e descritto da Andrea Risi, nel 2002. Il catalogo intitolato Il Fondo antico della Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, alla cui introduzione si fa qui riferimento, consente di conoscere in profondità e integralmente il Fondo antico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura.