Progetto in collaborazione conla Cooperativa Sociale Campeggio Monghidoro e con lasupervisione scientificadell'Accademia Nazionale di Agricoltura.

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Anno

INAUGURAZIONE DEL 211° ANNO ACCADEMICO: LE SFIDE DELL'AGRICOLTURA DEL FUTURO
Nel pomeriggio di lunedì 16 aprile, presso la Sala dello Stabat Mater del Palazzo dell'Archiginnasio di Bologna, si è svolta la cerimona d'inaugurazione del 211° Anno Accademico dell'Accademia Nazionale di Agricoltura. La cerimonia è stata inaugurata dai saluti istituzionali di Simona Caselli, Asessora all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna e dal Prof. Antonino Rotolo, Prorettore alla ricerca dell'università di Bologna, i quali hanno sottolineato lo stretto rapporto che lega le due istituzioni al sodalizio accademico.
Successivamente il Prof. giorgio Cantelli Forti, Presidente dell'Accademia, ha tenuto la relazione accademica "Gestione d economia del suolo tra passato e presente" toccando le tematiche, oggi sempre più attuali, della salvaguardia del suololegata alla tutela ambientale e alle produzioni agroalimentari di qualità. A seguire il Prof. Stefano Zamagni, già Ordinario di Economia Politica dell'Università di Bologna, nella sua prolusione accadmeica "Il dilemma etico dell'agricoltura di oggi: proposte per il suo scioglimento" ha trattato i rapporti che intercorrono, alivello globale, tra produzione agricola, cambiamenti climatici e sistemi alimentari.
La cerimonia è poi continuata con la sottoscrizione dei Protocolli d'intesa tra l'Accademia Nazionale di Agricoltura:
Accademia Clementina, Presidente Fabio Alberto Roversi-Monaco Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari, Presidente Maria Fiorenza Caboni Società Italiana Scienza del Suolo, Presidente Anna Benedetti Società Medica Chirurgica di Bologna, Presidente Claudio Borghi Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna, Presidente Paolo Manfredi Vigili del Fuoco Emilia-Romagna, Direttore Regionale Silvano Barberi
Infine, La cerimoniad'inaugurazione del 211° Anno Accademico si è conclusa con la consegna dei diplomi ai nuovia Accademici Ordinari e Corrispondenti (lista disponibile nell'area stampa del nostro sito).
Ai link sottostanti, disponibili sul canale youube dell'Accademia, i servizi televisivi dedicati all'evento:
Primo piano - Trc tv-https://youtu.be/CR7-gz6tCNEPresidente Giorgio Cantelli Forti - Nettuno tv-https://youtu.be/8n5MrpY-4JAAssessore Simona Caselli - Nettuno tv -https://youtu.be/bsOWy9Vq0as

COMUNICARE IL RISCHIO. DIETE, FARMACI E VACCINI: TRA MITO E REALTÀ
Nella mattinadel 10aprile, presso il Savoia Hotel Regency di Bologna, si è tenuto il seminario di formazione per giornalisti "Comunicare il rischio. Diete, farmaci e vaccini: tra mito e realtà" che ha visto la presenza, in qualità di relatori, di Giorgio Cantelli Forti - Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, Patrizia Hrelia - Presidente Società Italiana di Tossicologia, Silvana Hrelia -Direttore Nutrition Research Centre e Lisa Bellocchi - Presidente Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentari e Ambientali.
Il corso di formazione ha trattato temi di grande interesse e attualità, legati al mondo della salute e della nutrizione, di fondamentale importanza sociale ed etica a livello internazionale. Gli organi di informazione, infatti, sono da sempre testimoni nella narrazione delle numerose controversie in tema di ambiente, sanità e politiche di sicurezza e nel dialogo con gli esperti. La facile accessibilità di mezzi come internet e i social media ha accresciuto, soprattutto negli ultimi anni, l'arena mediatica, esponendo l'utenza a una grande quantità di voci e incertezze. Il seminario, grazie alla presenza di illustri esperti del settore, ha dunque proposto casi mirati segnalando strumenti, metodi e fonti utili al giornalismo dedicato alla comunciazione del rischio e del dibattito medico scientifico.
L'Accademia Nazionaledi Agricoltura insieme alla Fondazione Giornalisti dell'Emilia-Romagna e ai partner coinvolticontinuano, conl'organizzazione di questi importantimomenti di riflessione e formazione,a perseguire l'obiettivo di fornire gli strumenti necessari utilial miglioramento della comunicazione in questi ambiti.
Ricordiamo che al sito: www.odg.bo.itsono disponibili i contributi dei relatori.

PREMIO DI LAUREA DEDICATO ALLA MEMORIA DI ROMANO BONAGA
L'Accademia Nazionale di Agricoltura plaude all'organizzazione della V edizionedel"Premio di laurea dedicato alla memoria di Romano Bonaga"indetto dallaScuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie dell'Università di Bolognain collaborazione con la ditta Atti di Bologna.
Il bando, visionabile al link sottostante e con scadenza al 15 marzo 2018, è destinato a una tesi di laurea (triennale, specialistica, magistrale a ciclo unico) su temi attinenti la corretta alimentazione e il ruolo dei cereali e derivati.

OGM SICURI PER SALUTE, AMBIENTE E BIODIVERSITÀ
In merito ai recenti studi sugli OGM compiuti dall'Università di Pisa e dalla Scuola di Sant'Anna e, in particolare, al dibattito nato successivamente (per completezza di inormazione si riporta lanotizia pubblicatasu Repubblica.itil 15 febbraio scorso. Link -http://www.repubblica.it/ambiente/2018/02/15/news/mais_ogm_nessuna_evidenza_ di_rischi_per_la_salute-188912173/) Accademia Nazionale di Agricoltura e Società Italiana di Tossicologia hanno sottoscritto il comunicato congiunto che si riporta in calce:
Dagli OGM nessuna minaccia per la salute, per l'ambiente o la biodiversità
Una vasta letteratura scientifica consente affermare ormai che le piante geneticamente modificate e i prodotti sviluppati e commercializzati fino ad oggi, secondo le usuali procedure di valutazione del rischio, non hanno presentato alcuna minaccia per la salute umana, per l'ambiente o la biodiversità. Anzi, l'uso di una tecnologia più precisa e le più accurate valutazioni in fase di regolamentazione rendono probabilmente queste piante e questi prodotti ancora più sicuri di quelli convenzionali. Ulteriori studi hanno dimostrato, inoltre, che è possibile coltivare piante geneticamente modificate vicino a quelle convenzionali e biologiche ricorrendo alle normali pratiche agricole, senza minacciare la biodiversità. Così Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e Accademia Nazionale di Agricoltura (ANA) commentano il dibattito che in questi in giorni è seguito alla pubblicazione della ricerca sul mais geneticamente modificato a cura di Scuola Superiore Sant'Anna e dell'Università di Pisa.
La mole di dati raccolti ed esaminati dalla letteratura scientifica ad oggi in tema di organismi geneticamente modificati (OGM) consente ormai ampiamente di rassicurare sui rischi per la salute, per l'ambiente e la biodiversità. Quanto riportato recentemente dallo studio di Scuola Superiore Sant'Anna e Università di Pisa rafforza le evidenze di una lunga tradizione bibliografica che va in questo senso. Già la Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e l'Accademia Nazionale di Agricoltura (ANA), con 21 Società scientifiche, ha studiato i temi della sicurezza delle biotecnologie per l'uomo e per l'ambiente, nonché della coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate, risultando sottoscrivente assieme alle stesse Società di due documenti[1] che rappresentano il parere di oltre 10.000 ricercatori italiani[2]. Le considerazioni degli esperti affermano collegialmente che:
• Da quando l'uomo si è trasformato da cacciatore e raccoglitore in allevatore e agricoltore, ha domesticato animali e piante modificandone anche consapevolmente il patrimonio genetico. Pertanto, le piante attualmente coltivate e gli animali di allevamento sono per la maggior parte, di fatto, organismi geneticamente modificati (OGM).
• Gli OGM sono regolati da un quadro normativo che non ha eguali nel campo alimentare e pertanto risultano essere più controllati di qualunque altro prodotto alimentare. Tutte le analisi per la valutazione della sicurezza alimentare inoltre devono essere effettuate prima della loro immissione sul mercato.
• Risulta opportuno concentrare l'analisi non tanto sulla tecnologia con cui vengono prodotte queste piante, ma piuttosto sui caratteri genetici inseriti, seguendo un approccio caso per caso.
• Gli OGM oggi in commercio, avendo con successo superato tutte le analisi e l'iter necessario all'autorizzazione, sono da ritenersi, sulla base delle conoscenze attuali, sicuri sia per l'uso alimentare umano che animale.
• Andrebbe abbandonato l'atteggiamento manicheo “pro” o “anti” OGM intesi nel loro insieme, a favore di un consenso razionale perché informato sul processo e sui prodotti derivanti.
• è possibile coltivare piante geneticamente modificate vicino a quelle convenzionali e biologiche ricorrendo alle normali pratiche agricole. Secondo gli studi effettuati nei principali Paesi europei, sono sufficienti 25-40 metri di distanza tra campi di mais geneticamente modificato, tradizionale e biologico per mantenere un livello di mescolanza inferiore alla soglia dello 0,9% stabilita dalle normative Ue.
Queste conclusioni consentono di affermare che le ricerche dimostrano come le piante geneticamente modificate e i prodotti sviluppati e commercializzati fino ad oggi, secondo le usuali procedure di valutazione del rischio, non hanno presentato alcun rischio per la salute umana, per l'ambiente o la biodiversità. Anzi, l'uso di una tecnologia più precisa e le più accurate valutazioni in fase di regolamentazione rendono probabilmente queste piante e questi prodotti ancora più sicuri di quelli convenzionali.
[1] Per il primo tema “Sicurezza alimentare e OGM” - https://www.sitox.org/allegati/docs/Consensus.pdf (2004) ; per il secondo tema “Coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate” - https://www.sitox.org/allegati/docs/sitox_consensus_ogm_2006.pdf (2006).
[2] Hanno sottoscritto il documento “Sicurezza alimentare e OGM” Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, ANBI - Associazione Nazionale dei biotecnologi Italiani, ARNA - Associazione Ricercatori Nutrizione Alimenti, ASPA - Associazione Scientifica di Produzione Animale, FISV - Federazione Italiana Scienze della Vita, SIB - Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare, SIF - Società Italiana di Farmacologia, SIF - Società Italiana di Fisiologia, SIFV - Società Italiana di Fisiologia Vegetale, SIGA - Società Italiana di Genetica Agraria, SIMGBM - Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche, SIPAV - Società Italiana di Patologia Vegetale, SITOX - Società Italiana di Tossicologia, SIV - Società Italiana di Virologia, SICI – Società Italiana di Citologia, SISVET – Società Italiana di Scienze Veterinarie, ANA – Accademia Nazionale di Agricoltura, SIA – Società Italiana di Agronomia.
Hanno sottoscritto il documento “Coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate” Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, ANA - Accademia Nazionale di Agricoltura, ANBI - Associazione Nazionale dei biotecnologi Italiani, ARNA - Associazione Ricercatori Nutrizione Alimenti, ASPA - Associazione Scientifica di Produzione Animale, FISV - Federazione Italiana Scienze della Vita, NFI - Nutrition Foundation of Italy, SIB - Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare, SIC - Società Italiana di Chemioterapia, SICi - Società Italiana di Citologia, SIF - Società Italiana di Farmacologia, SIF - Società Italiana di Fisiologia, SIFV - Società Italiana di Fisiologia Vegetale, SIGA - Società Italiana di Genetica Agraria, SIMGBM - Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche, SIMTREA - Società Italiana di Microbiologia Agro-Alimentare e Ambientale, SiPAv - Società Italiana di Patologia Vegetale, SISF - Società Italiana di Scienze Farmaceutiche, SISVet - Società Italiana delle Scienze Veterinarie, SITOX - Società Italiana di Tossicologia, SIV - Società Italiana di Virologia.

IL SUOLO VA PROTETTO: E' UNA RISORSA NON RINNOVABILE
Nella giornata del 25 gennaio, presso l'Aula Magna della Regione Emilia-Romagna, l'Accademia Nazionale di Agricoltura insieme aFAI - Fondo Ambiente Italiano, Società Italiana della Scienza del Suolo eSocietà Italiana di Pedologia hanno presentato il "Decalogo per il suolo".L'occasione è stata quella di presentare 10 regole di comportamentopersensibilizzare le istituzionia intraprendere azioni per latutela e la salvaguardia di una delle principali risorse del pianeta.
Al fine diapprofondire maggiormente le tematiche trattate in sede di convegno sono disponibili, nella sezione "Convegni scientifici" delcanale youtube dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, i video con gli interventi dei relatori e l'intervista radiofonica all'accademico Prof. Gilmo Vianello, organizzatore della giornata, andata in onda su Radio Città del Capo all'interno della trasmissione "AdattaMenti".
Di seguito sono riportati i link:
Gli interventi dei relatori-http://goo.gl/WHMCXn
Podcast al programma "AdattaMenti"-http://www.radiocittadelcapo.it/archives/il-suolo-va-protetto-e-una-risorsa-non-rinnovabile-190094/

PRESENTAZIONE DECALOGO PER IL SUOLO
Nella giornata del 25 gennaio, presso l'Aula Magna della Regione Emilia-Romagna, l'Accademia Nazionale di Agricoltura insieme aFAI - Fondo Ambiente Italiano, Società Italiana della Scienza del Suolo eSocietà Italiana di Pedologia hanno presentato il "Decalogo per il suolo".
Il convegno, al quale hanno parteciapto i principali studiosi e ricercatori del campo, è stato un importante momento di conoscenza e riflessione sul tema della salvaguardia e tutela del suolo, una delle risorse non rinnovabili del nostro pianeta. La scelta dei10 punti presentati(vedi programma in allegato) ha voluto, infatti, presentare un vero e proprio modello di comportamento virtuosoche sensibilizzi, non solo l'uomo e la sua attività sull'ambiente, ma soprattutto le istituzioni ancora poco attente a una tematica di tale importanza.
I saluti istituzionali sono stati tenuti dal Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, da Costanza Pratesi, FAI - Fondo Ambiente Italiano, dalla Prof.ssa Anna Benedetti, Presidente Società Italiana della Scienza del Suolo e dal Prof. Giuseppe Corti, Presidente Società Italiana di Pedologia. A seguire si sono tenute, per tutta la giornata, le relazioni dei relatori con l'introduzione e la moderazione del giornalista Roberto Zalambani, Segretario Generaledell'Unione Nazionale Associazione Giornalisti Agricoli e della Federazione Nazionale Stampa Italiana.
La conclusione della giornata, infine, è stata affidata alProf. Gilmo Vianello, accademico e organizzatore del convegnoil quale, oltre a ringraziare i presenti per la partecipazionee i relatori perl'alto valore scientifico delle relazioni presentate, ha ribadito l'importanza del "Decalogo" come strumento di difesae valorizazione dellequalitàagricole, alimentari, turistiche ed estetichedel suolo chenon bisogna disperdere, matutelate con i mezzi che, sia la scienza che la politica, possono utilizzare in maniera virtuosa.

CHIUSURA DEGLI UFFICI PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

PARCO DIDATTICO SPERIMENTALE DEL CASTAGNO
Il Castagneto
L'estensione del castagneto è di circa 9 ettari di cui una parte è destinata alla coltivazione dell'essenza da legno e da frutto, mentre una seconda porzione si articola in percorsi didattici volti ad illustrare la particolarità delle essenze, la storia della castanicoltura, i modi colturali tradizionali e innovativi e la cura del sottobosco. All'interno del Parco è presente un Caniccio, semplice costruzione in muratura di pietra locale con solaio e tetto in legno, avente la funzione di essiccare o affumicare la castagna raccolta: il Caniccio è tutt'ora funzionante e permette ai visitatori di osservare da vicino un “ciclo di vita” completo della castagna.
L'attività didattica
In località Granaglione, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è proprietaria del Parco didattico sperimentale del Castagno in cui, in collaborazione con la cooperativa Campeggio-Monghidoro vengono organizzateattività didattiche e formativedestinate alle scuole di ogni ordine e grado. Il rinnovato accordo con la Cooperativa nel 2017, permette di continuare un'esperienza di gestione e apertura già avviata e molto apprezzata dalla comunità del territorio. Molte sono infatti le attività didattico-educative svolte presso il Castagneto e presso il locale della Xiloteca: attività rivolte a gruppi turistici provenienti dalla vicina Porretta, a gruppi scolastici (elementari, medie e superiori di Bologna e provincia) e a gruppi universitari (Facoltà di Agraria). Accanto alle attività educative si affiancano inoltre alcune manifestazioni stagionali quali la Festa d'Autunno e la rassegna di gruppi musicali.
L'attività scientifica
Ai fini di una sempre maggiore valorizzazione delle risorse che il parco del castagno offre alla comunità e al territorio, la Fondazione Carisbo ha inteso sostenere un progetto a carattere scientifico in collaborazione con l'Accademia Nazionale di Agricoltura, ente privato senza finalità di lucro, con sede a Bologna, le cui origini risalgono ai primi dell'Ottocento. L'Accademia opera da sempre per la promozione, la valorizzazione e la salvaguardia del ruolo dell'Agricoltura per l'economia del Paese e promuove ricerche scientifiche, attività, studi e dibattiti connessi alla conoscenza della scienza e della cultura agraria e rurale. Il programma si svilupperà all'interno del Castagneto didattico-sperimentale, d'intesa con la Cooperativa Sociale Campeggio di Monghidoro, concretizzandosi nello svolgimento di attività scientifiche inerenti ai suoli e alle piante presenti nell'intera area. Verrà data priorità a tematiche riguardanti la gestione del castagno, la selvicoltura specializzata, lo studio del sequestro del carbonio in funzione dei cambiamenti climatici e l'evoluzione dei suoli in funzione delle coperture vegetali.

AUGURI PER LE FESTIVITÀ IN ACCADEMIA
