
I Progetti dell'Accademia
Progetti
Biodiversità: ricerca, didattica e attività salutistico-ricreative per il Castagneto didattico sperimentale di Granaglione

Accademia Nazionale di Agricoltura e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna insieme per la tutela del territorio appenninico regionale.
Per "Biodiversità" si intende, a caratteri generali, la varietà della vita animale e vegetale che garantisce la pluralità dei sistemi viventi sulla terra. Il Parlamento italiano, mediante la Legge n. 194/2015 relativa alle Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, ha determinato la ricchezza e l'inestimabile patrimonio di biodiversità che il nostro Paese può vantare. In questo scenario il Castagneto di Granaglione, proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, mediante il suo polo didattico-scientifico per la tutela della biodiveristà, inserito all'interno del "Parco Didattico Sperimentale del Castagno", si allinea con le finalità del Legislatore promuovendo un itinerario di riscoperta e valorizzazione di una importante risorsa ambientale e agricola del territorio bolognese. Il progetto di tutela della Biodiversità, a cura dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, si articola in più sezioni: ricerca scientifica, gestione del Parco in collaborazione con la Cooperativa Campeggio Sociale di Monghidoro, divulgazione delle conoscenze biologiche e alimentari dell'albero di castagno e della castagna, valorizzazione del territorio.
La coltivazione del castagno, così diffusa nel nostro Appennino e presente dai tempi di Matilde di Canossa, è curata e risaltata nel Castagneto (in località Varano) a Granaglione, oggi conosciuto come “Parco Didattico Sperimentale del Castagno”. Il parco è strettamente legato alla biodiversità del castagno, dal “castagneto tradizionale” al “castagneto monumentale” con le antiche ceppaie, dal “castagneto sperimentale” con gli innesti da frutto fino al legno al “canniccio” che, rispettando la tradizione, ne trasforma il frutto. Esposizione del versante, caratteristiche del suolo, consociazione con essenze spontanee autoctone contribuiscono alla qualità dei frutti del castagneto il cui habitat ne arricchisce di buone sostanze il terreno, composto da pioppi, betulla e ciliegio, pini, felci e ginestre, mirtilli e more, fragoline e lamponi, funghi. Nel settore sperimentale da frutto sono presenti 14 varietà di castagno e nel settore sperimentale da legno sono presenti 5 varietà. Il ciclo di coltivazione si completa con la raccolta autunnale delle castagne e con la successiva lavorazione che, partendo dall’essicazione, arriva fino alla trasformazione in farina e in granulato per la birra artigianale.
Il Parco è il luogo che trasmette valore e memoria, attraverso le cicliche fasi di raccolta, trasformazione e manutenzione del suo territorio. Oltre alle fasi di lavorazione e raccolta delle castagne il parco vive, nella stagione primaverile e estiva, di numerosi eventi, sia di tipo ludico per la popolazione che, in particolare, di apprendimento per le scuole mediante i percorsi presenti nominati "Le ceppaie da frutto", "La sorgiva", "La via del legno" dove gli studenti possono imparare i diversi momenti di vita del castagneto e il rispetto per l'ambiente.
Il progetto è visibile anche sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna al link: http://www.fondazionecarisbo.it/attivita/ricerca-scientifica/progetto-biodiversita-castagneto-granaglione/
