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Carne rossa e carne sintetica quali orizzonti?
Il Presidente dell'Accademia ha partecipato all'incontro sugli sviluppi futuri tra carne tradizionale e sintetica organizzato da Confagricoltura Mantova
La sostenibilità ambientale a la produzione agroalimentare, sia vegetale che animale, rappresentano ormai uno dei focus principali che l'agricoltura del futuro deve sostenere per far fronte, sia alle necessità alimentari della crescente popolazione mondiale, che l'ambiente e i territori dalle conseguenze del cambiamento climatico. In questo fare chiarezza e buona comunicazione su questi temi rappresenta, senza dubbio, uno degli obiettivi che Enti ed Istituzioni agricoli devono perseguire per aumentare la consapevolezza di addetti ai lavori e popolazione. Con tali premesse si è tenuto, sabato 26 novembre, presso la XXIX edizione di Bovimac, il salone delle macchine agricole e mostra bovina di Gonzaga, l'incontro "Gli animali salveranno il mondo", organizzato da Confagricoltura Mantova, per fare il punto della situazione sui temi della carne sintetica e della sostenibilità ambientale degli allevamenti. All'incontro hanno partecipato il Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, il Prof. Paolo Aimone Marsan, docente di Miglioramento genetico animale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e il Prof. Andrea Formigoni, titolare della cattedra di Nutrizione e Alimentazione animale presso l'ateneo di Bologna.
Il tema del consumo di carne rossa e dell'impatto ambientale degli allevamenti animali, per il consumo di acqua e l'emissione di CO2 nell'atmosfera, è all'ordine del giorno e la produzione in laboratorio di carne sintetica proveniente dai vegetali, vista come una possibile risposta produttiva che salvaguardi ambiente, fabbisogno alimentare mondiale e salute, visto il consumo di carne rossa. I dubbi della comunità scientifica sono però numerosi a riguardo, come anche la possibilità di strumentalizzazioni dati da tale tematica, con il rischio di conseguenze reali sul tessuto economico e sociale internazionale, nonchè salutistico per i consumatori. Infatti, i possibili rischi per la salute dati dal consumo di carne proveniente da proteine vegetali, non sono ancora stati studiati, al contrario dei dati sulle emissioni zero degli allevamenti italiani, confermati dai principali centri di ricerca e studio nazionale, che rivelano l'essere virtuoso e gli sforzi profusi dal comparto zootecnico nazionale per raggiungere la carbon neutrality.
Il Prof. Giorgio Cantelli Forti ha risposto a tali domande durante il suo intervento: Ma la tanto demonizzata carne rossa fa davvero male? "Assolutamente no dal momento che per la nostra salute è molto più rischioso consumare poca frutta e verdura che mangiare carne. Senza contare che, dal punto di vista nutritivo, per avere gli stessi amminoacidi contenuti in 70 grammi di carne rossa dovremmo mangiare due porzioni di pasta e fagioli, ben più caloriche (700 kcal contro 80). La carne dunque, se assunta nelle quantità giuste, è alimento ideale per tutte le età della vita. La carne sintetica? Al momento non disponiamo delle giuste informazioni, e non sappiamo dunque se potrà avere le stesse caratteristiche nutritive della carne cosiddetta tradizionale. Non abbiamo dati scientifici, solo quando li avremo potremo capire".
"Mentre per quanto riguarda le emissioni di ruminanti in Italia i dati, forniti da Istat e Ispra ci dicono che le emissioni di tutti i ruminanti allevati in Italia sono pari a 19,96 milioni di tonnellate di Co2 equivalente, mentre il sequestro di carbonio è superiore, 20,06 milioni di tonnellate di Co2 equivalente. Nel nostro paese 14,37 milioni di tonnellate sono sequestrate dai boschi, 4,49 dai pascoli e altri 1,30 milioni di tonnellate da erba e prati permanenti e le stime ufficiali ci dicono che tutto il sistema zootecnico italiano impatta sul clima per il 5% del totale nazionale. I bovini non raggiungono il 4%. Dati analoghi li troviamo nei Paesi con allevamenti altamente efficienti, ma nel caso italiano abbiamo il dato risolutivo degli assorbimenti, che azzera di fatto questo contributo. Come sostiene anche il Prof. Giuseppe Pulina, nostro accademico e uno dei massimi esperti di zootecnia italiani".
L'intera registrazione dell'incontro è disponibile al canale youtube di Confagricoltura Mantova.
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