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7 Novembre 2018

LA SOSTENIBILITÀDELLE CARNI E DEI SALUMI IN ITALIA

Nella mattinata del 7 novembre, presso la Sala della cultura del Museo della città di Bologna in Palazzo Pepoli, si è tenuta la presentazione del volume "Sostenibilità delle carni e edei salumi in Italia", edito da Franco Angeli, e sostenuto dall'Associazione Carni Sostenibili (rappresentante delle tre Associazioni di categoria Assocarni, Assica e Unaitalia). Il volume si propone come un punto di riferimento nel panorama mediatico italiano nel dibattito sulla produzione e il consumo di carne e salumi.

L'evento ha visto il saluto introduttivodel Prof.Giorgio Cantelli Forti, Presidente del'Accademia Nazionale di Agricoltura, che ha plaudito all'iniziativa e sostenuto l'importanza di pubblicazioni simili, al fine di diffondere la corretta informazione in campo alimentare, e combattere fake news e allarmismi indiscriminati in tali campi. Il dibattito è, successivamente, proseguito con gli interventidel Prof. Giuseppe Pulina, Professore di Zootecnia Speciale dell'Università di Sassari e Presidnete di Carni Sostenibili, della Prof.ssa Elisabetta Berbardi, Nutrizionsita, del Prof. Ettore Carpi, Professore di Chimica Agraria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e di Massimo Marino, Amministratore di LCE. L'incontro è stato moderato dal Prof. Carlo Alberto Pratesi, Professore di Marketing, innovazione e sotenibilità dell'Università Roma Tre.

"Grazie Professor Cantelli Forti - ha esordito Carlo Alberto Pratesi all'inizio dell presentazione - la ringrazio a nome di Carni Sostenibili per aver sostenuto la divulgazione di quest'opera dal grande valore scientifico".

"La sfida delle produziooni zootecniche è diventata quella di produrre di più con meno risorse - ha sostenuto Giuseppe Pulina -L'obiettivo che il settore delle carni deve affrontare, oggi, è quello di una maggiore offerta "sostenibile" che sappia garantire una produzione efficiente, attenta all'ambiente e al benessere degli animali, degli allevatori e di tutti coloro che parteciapno alla creazione del,a valore delle filiere italiane".

"Il ruolo della carne è essenziale in una dieta equilibrata e in ogni fase della vita - ha sottolineato Elisabetta Bernardi- i consumi italianai pro capite sono sotto la soglia di rischio dei famosi 500 grammi di carne a settimana. A tal proposito la monografia pubblicata dallo IARC ha evidenziato che su 800 studi solo 14 sono stati giudicati attendibili e di questi solo 7 hanno messo in relazione un eccessivo consumo di carni rosse con il tumore del colon retto. Gli studi epidemiologici considerati dallo IARC prendono in considerazione un consumo quotidiano di carne rossa in dosi molto superiori a quelle che consumiamo abitualmente: parliamo di 500 grammi di carne cotta a settimana, l'equivalente di 800 di canre cruda. Una soglia che ci fa stare tranquilli perchè in Italia, tra pasta e verdure, è impossibile raggiungre quote così alte di carne".

"Non salveremo il pianeta non mangiando carne - ha commentato Ettore Capri- le emissioni di gas serra relative alle produzioni animali zootecniche pesano per il 14% di tutte le emissioni, di cui solo il 10% attribuite alle sole carni bovine, suine e avicole (dati FAO). Generalmente si omette di dire che il 65-70% deriva dai combustibili fossili utilizzati per i trasporti e per produrre energia. Eimportante sottolineare che l'Italia vanta uno dei modelli zootecnici più sostenibili del piante anche grazie all'impiego nel promuovere le buone pratiche".

"All'interno del libro, la prospettiva per valutare gli impatti del settore nel nostro Paese è guidata da parametri oggettivi e su cui esiste consenso scientifico allargato - conclude Massimo Marino- è il caso della "Clessidra ambientale". Questa,ottenuta dalla moltiplicazione dell'impatto ambientale degli alimenti per le qualità settimanali suggerite dalle linee guida nutrizionali INRAN, mostra graficamente che se si seguono i consigli di consumo suggeriti dal modello alimentare della "Dietamediterranea", l'impatto medio settimanale della carne risulta allineato a quello degli altri alimenti. Un regime alimentare equilibrato è positivo sia per la propria salute che per l'ambiente".

Al termine della presentazione è seguito un approfondito dibattito tra i relatori e il pubblico presente.

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