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21 Novembre 2019

L'ACCADEMIA IN CAMERUN E ARGENTINA

Di seguito sono riportati i due progetti internazionali:

1. Accademia Nazionale di Agricoltura e A.S.I.C.A impegnate nell'affrontare i problemi di sviluppo agricolo e agroalimentare inCamerun.

L'A.S.I.C.A(Associazione per gli scambi Italia Camerun), con sede presso il Consolato del Camerun di Milano e collegatacon la Camera di commercio Italia Camerun, da annisi occupadi progetti di sviluppo agricolo in Camerun, con particolare attenzione al settore del cacao e del caffè, fondamentali protagonisti della suaeconomia agricola. Nel corso del 2018, grazie all'interesse delProf. Bruno Marangoni, Accademico e membro del consiglio direttivo dell'Accademia,l'A.S.I.C.Aha richiesto all'Accademia Nazionale di Agricolturaun contributo di supervisione tecnico-scientificalegata alle competenze agricole che fanno parte della sua secolare esperienza in tali campi.

In Camerun ilsistema agricolo contribuisce al 25% del PIL nazionale e, nonostante assorbacirca il 50% della popolazione, igiovani tendono a migrare verso lecittà oall'estero in cerca di nuove opportunità di vita e lavorative. A questo si aggiunge la forte instabilità economica e religiosa che non permette uno sviluppo omogeneo al Paese portando, al contempo, forti ripercussioni sociali. A tal proposito, perciò, nell'ottica di un aiuto alle nuove generazioni di coltivatori camerunensi, le parti hanno deciso di supportare il progetto "New generation" promosso dallaC.C.I.C(Cocoa and Coffee Interprofessional Council).

Oggi il miglioramento della produzione del cacao, settoreattualmente molto redditizio, si scontra sempre più con il problemadell'abbandono delle piantagioni che,una volta esaurita la produttivitàdeiterreni, vengonolasciate daivecchi proprietario dai loroeredi, non più dediti all'agricoltura o emigrati, che livendonoo affittanoalle aziende produttrici di cacao o ai coltivatori di banane. Le problematiche attuali dell'agricoltura camerunense non si esaursicono con l'abbandono dei terreni, ma aumentano anche causa dell'etàmedia della popolazione agricola, di circa 60 anni, e alla mancanza di un rinnovamento generazionale che rilanci i nuovi impianti di coltivazione e produzione. A fronte di tale situazione ilprogetto "New generation" organizzacorsitriennalidi formazione peri giovani dei villaggi rurali aiquali, al termine degli studi, vengono assegnati circa 5 ettari di terreno con l'obbligo di piantare, per i primi tre anni, almeno un ettaro di frutteto di cacao.Annualmente si diplomano circa 90 studentieoggisono attive quasi un migliaio di aziende che hanno la necessità di coordinarsi in un valido sistema cooperativo, migliorare e qualificare la produzione ed organizzare la commercializzazione.

L'intervento dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, insieme ad A.S.I.C.A, è quello di fornire un supportoalladivulgazione tecnica grazie alle suecomponenti accademiche, di alto profilo scientifico, nei campi dell'insegnamentoagronomicoe degli ambiti ad essoconnessi. In accordo con l'Ambasciata Italiana in Camerun la presenza dell'Accademico Prof. Bruno Marangoni e del Vice Console italiano nel mese di agosto 2018, durante laconsegna dei diplomi di conclusionedel percorso scolastico, è un primo passo fattivo verso l'organizzazione dei prossimi corsi d'insegnamento supervisionati dall'Accademia Nazionale di Agricoltura.

Nel corso del 2019 sono stati tenuti dai rappresentanti di A.S.I.C.A e del Consolato del Camerun in Italia numerosi incontri a Camere di Commercio, realtà produttive italiane e momenti di incontro e scambio come il convegno "Camerun Terra di opportunità" svoltosi il 9 maggio 2019 presso la Camera di Commercio di Parma, per far conoscere il progetto "New generation". Le azioni intraprese, supportate dall'Accademia Nazionale di Agricoltura, hanno a perto a futuri sviluppi di collaborazione bilaterali tra Italia e Camerun.

Infine, dal 10 al 15 novembre 2019, si è svolto il viaggio di soggiorno della Delgazione Italiana in Camerun che, al suo interno, ha visto la presenza del Prof. Moreno Toselli dell'Università di Bologna come rappresentente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura. A seguito degli incontri svolti in Italia, infatti, un gruppo di industrie dell'agroalimentare italiano si sono recate a Yaoundè per consolidare lel loro attività internazionali,avviare nuovi contatti per lo sviluppo agricolo e del sistema commercialelocale in collaborazione con il progetto "New generation".

A latere del progetto, durante gli incontri svolti presso le Camere di Commercio di numerose città italiane, è stato coinvolto ilmaitre chocolatierErnst Knam che ha creato per l'occasione il ciccolatino "Kamerunino" al gusto di banane del Camerun e utilizzando esclusivamente il cacao proveniente dai campi coltivati da "New generation". I fondi raccolti dalla vendita del cioccolatino saranno interamente devoluti all'orfanotrofio di Yaoundè "Le sourire des orphelins" per contribuire alla costruzione della nuova sede.

2. Accordo di cooperazione internazionale tra Accademia Nazionale di Agricoltura e Universidad Nacional de Rìo Negro.

Un ponte scientifico e culturale che unisca Bologna alla Provincia del Rìo Negro in Patagonia e, più in generale l'Italia e l'Argentina, è l'intenzione dell'Accordo di Cooperazione firmato tra Accademia Nazionale di Agricoltura e Universidad Nacional de Rìo Negro. L'Accordo, che prevede un impegno comune al fine di aumentare lo scambio di conoscenze tecnico-scientifiche tra le parti, ha l'intenzione di creare un vero e proprio “ponte di collegamento culturale” attraverso l'organizzazione di attività didattiche, mobilità di docenti, dottorandi e studenti tra l'Italia e l'Argentina, scambio di informazioni bibliografiche e partecipazione comune a momenti di studio e ricerca. Un programma complesso e articolato, dunque, di interscambio scientifico-culturale di alto livello che permetta la disseminazione e la conoscenza, in particolare agli studenti universitari, in campi multidisciplinari.Itemi si svilupperanno attraverso corsi e seminari, a carico di docenti e ricercatori provenienti dalle Università argentine e italiane, nonchè, con la presenza di dirigenti delle istituzioni degli organismi italiani e funzionari rappresentanti del Governo italiano in Argentina.

Il primo progetto “Villa Regina, Italia in Patagonia” propone di rivalutare e diffondere la storia particolare della città di Villa Regina, situata nella Provincia di Rìo Negro in Patagonia, promuovendo e valorizzando le grandi opere e le attività culturale, sociale, economica e produttiva create dagli immigrati italiani tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. La città di Villa Regina, che oggi conta 30.000 mila abitanti, è stata una delle prime zone argentine interessate dall'immigrazione italiana, soprattutto dalle aree del Friuli Venezia-Giulia, e mediante l'opera di bonifica dei terreni ha potuto sviluppare una florida attività agroalimentare specializzata nella produzione di frutta. Le attività didattiche che saranno svolte vogliono ripercorrere la storia di una città ancora molto legata alla cultura italiana nella lingua, nella produzione agricola e nell'enogastronomia.

Il progetto “Villa Regina, Italia in Patagonia” è stato dichiarato d'interesse dal Consiglio Comunale della città di Villa Regina e dal Consiglio della Provincia di Rìo Nero e ha, inoltre, l'approvazione e il sostegno dell'Associazione Circolo Italiano di Villa Regina, l'Agenzia Consolare d'Italia a VIlla Regina, la Camera di Commercio Italiana, la Delegazione di Rìo Negro, la Scuola di lingua e Cultura Dante Alighieri di Villa Regina. Le adesioni al progetto sono, invece, state sottoscritte dal Movimento Associativo degli Italiani all'Estero (MAIE) e dal Comitato degli Italiani all'Estero-Circoscrizione Consolare di Bahia Blanca.

Il progetto, oltre a focalizzarsi sul rapporto tra Bologna e la Provincia del Rìo Negro come punto principale dei suoi obiettivi, ha nelle sue intenzioni quello di poter collegare il più alto numero possibile di istituzioni italiane. Nel 2018 sono stati dunque organzizati altri incontri a Cesena, Ravenna, Trento e Palermo. Dal 20 al 24 novembre 2019, presso la città di La Plata in Argentina, si è tenuta la "Settimana della cucina italiana nel mondo" alla quale sono state invitatae numerose istituzioni emiliano-romagnole. L'evento è stato organizzato in collaborazione con il Consolato generale d'Italia in Argentina e, all'inteno delle numerose attività svolte, il 21 novembre il Prof. Bruno Marangoni, innqualità di rappresentante dell'Accademia, ha tenuto la presentazione dei risultati del progetto "Cattedra Aperta" e degli sviluppi che si stanno avendo in collaborazione con l'Università di Bologna.

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